Federer-Nadal-Djokovic, quale sarà il futuro prossimo dei big-three?

Da Wimbledon 2003, vinto da Roger Federer, al Roland Garros 2020 col trionfo di Rafa Nadal, si sono giocati 69 Slam, compresi i due tornei sopracitati: 57 di essi sono stati vinti dai “big-three”, con Djokovic che presto si è aggiunto al dominio dei due campionissimi di cui sopra.

Un’epoca irripetibile, record su record che hanno visto nel 13esimo Roland Garros di Nadal un’altra impresa epica, qualcosa di inimmaginabile e che per molti è l’impresa più grande nella storia di tutti gli sport. In mezzo ci sono state almeno due generazioni di tennisti incapaci di scalfire lo strapotere dei tre. Vediamo quali sono programmi e progetti di Federer, Nadal e Djokovic nei mesi che verranno, dettagli che faranno la differenza anche nelle quote dei prossimi tornei offerte dai bookmakers che permettono di scommettere sul tennis dove e quando vuoi.

Roger Federer

Il “Maestro” compirà 40 anni nell’agosto del 2021, è reduce da un’operazione al ginocchio, il suo ultimo match ufficiale risale a gennaio: eppure, Federer non ne vuole sapere di smettere. Assicura che pensa al ritiro da almeno cinque stagioni, allo stesso tempo non perde motivazioni e il fisico non lo ha abbandonato. Roger è stato raggiunto da Nadal in vetta alla classifica dei tennisti più vincenti di sempre negli Slam (20, 8 WImbledon, 6 Australian Open, 5 US Open, 1 Roland Garros) e, nonostante sia sinceramente ammirato dalle imprese dell’amico-rivale e dichiari più volte di non essere ossessionato da questa corsa al record, resta probabilmente questo uno dei motivi che lo spingono a continuare.

Federer ha recentemente dichiarato di aver cominciato una preparazione fisica “seria” in vista del 2021: lo vedremo quindi in campo agli Australian Open a gennaio e in estate a Tokyo, alla ricerca di quell’oro olimpico che gli è sempre sfuggito. Chissà che il prossimo anno non sia davvero quello dei saluti.

Rafa Nadal

L’impresa di Parigi oltre a consegnarlo definitivamente alla leggenda ha dimostrato quanto Nadal possa ancora dominare, almeno sulla terra battuta. La maestria tattica con la quale ha schiantato gli avversari (fino a qualche anno gli era sufficiente una forza “bruta” semplicemente devastante) gli ha fatto cambiare idea anche sul finale di stagione. C’era chi assicurava che avremmo rivisto a Nadal nel 2021, lo spagnolo invece si è fatto ingolosire e proverà ad arricchire la sua bacheca con due titoli che gli sono sfuggiti sino ad ora: il Masters 1000 di Parigi-Bercy, l’ultimo dell’anno (peraltro nei 1000 è una vittoria dietro Djokovic, 35 a 36), e soprattutto il Masters di Londra.

Al “gran gala” di fine anno Rafa si è sempre presentato acciaccato e mai al top della condizione: chissà che una stagione a singhiozzo come questa non gli permetta di togliersi un ulteriore sfizio. Vale la pena ricordare che questa settimana è la numero 789 che Nadal passa tra i primi 10 nel ranking ATP: la serie è iniziata il 25 aprile del 2005 ed è la più lunga in assoluto avendo eguagliato quella che mise a segno Jimmy Connors. A titolo informativo, i 20 Slam del campionissimo iberico sono così suddivisi: 13 Roland Garros, 4 US Open, 2 Wimbledon, 1 Australian Open.

Novak Djokovic

Nole è probabilmente il favorito per diventare il tennista con più Slam in bacheca. Attualmente è a quota 17 (8 Australian Open, 5 Wimbledon, 3 US Open e 1 Roland Garros), a -3 da Federer e Nadal, ha mostrato rammarico per non essere riuscito a vincere né a New York né a Parigi, ma sa che età e duttilità su più superfici gli permettono di poter sognare il sorpasso.

Intanto Djokovic resiste al numero 1, questa è la settimana numero 293 in vetta al ranking e il record assoluto di Federer (310) si avvicina. “Djoker” anche per questioni numeriche probabilmente salterà il 1000 di Bercy (vinto lo scorso anno e quindi senza possibilità di migliorare ma neppure peggiorare visto che per questo 2021 i punteggi migliori nei tornei sono “congelati”) e punta da oggi al 500 di Vienna. Si giocherà poi il primato nelle Atp Finals di Londra, dove 1300 punti potrebbero fare la differenza soprattutto nei prossimi mesi per la lotta al numero uno.