La Sardegna è un’isola bellissima che ha diverse anime. Quando le si chiama in causa, è necessario rammentare che alcune di esse sono fuori dai circuiti turistici mainstream e permettono di toccare con mano la straordinaria atmosfera dell’isola, caratterizzata dalla presenza di panorami naturali meravigliosi e da luoghi a dir poco suggestivi dal punto di vista storico.
Se ti stai chiedendo quali siano queste destinazioni insolite, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo, dove abbiamo selezionato alcuni consigli per chi, come te, vuole scoprire il lato nascosto della Sardegna.
Capo Sandalo
L’Isola di San Pietro si trova nella zona sud – occidentale della Sardegna. Esplorarla significa, per forza di cose, chiamare in causa Capo Sandalo. Questo angolo di paradiso si trova a ovest e si contraddistingue per la presenza di una scogliera a picco sul mare.
A dominare il panorama, che colpisce al cuore fin dal primo sguardo, è un faro risalente al XIX secolo. Quest’ultimo è entrato nella storia per il fatto di aver rappresentato, per tanto tempo, l’ultimo segnale luminoso per i naviganti prima di Gibilterra.
Alghero
Località della Sardegna celebrata da un’indimenticabile canzone della talentuosa Giuni Russo, Alghero è una città molto meno battuta rispetto ad altri itinerari turistici in Sardegna. Quando la si chiama in causa, non si può non fare riferimento alla meravigliosa sinergia tra le tracce della cultura sarda e quelle tipiche invece dell’universo iberico, Catalogna in particolare.
La parte più interessante da visitare in città è indubbiamente il centro storico. Qui è possibile apprezzare la presenza di numerose piccole botteghe che si occupano di vendere manufatti in corallo, una ricchezza preziosa per questa parte della Sardegna.
Grotte di Su Mannau
Come già detto, la Sardegna è un’isola caratterizzata da meraviglie naturali impareggiabili. Una delle più defilate dai flussi turistici principali sono le grotte di Su Mannau. Situate nel territorio di Fluminimaggiore – siamo quindi nella zona meridionale dell’isola – scendono per dieci km e si sono formate oltre 500 milioni di anni fa.
Vero e proprio paradiso per gli speleologi sia professionisti, sia amatoriali, questa zona è caratterizzata anche dalla presenza di una ricca sezione di reperti archeologici. Questi ultimi, sono dedicati in particolare ai riti del culto dell’acqua (le vestigia principali di questi momenti di adorazione sono lucerne a olio).
Promontorio di Capo Caccia
Chi passa del tempo ad Alghero, non può non prendere in considerazione una puntata al promontorio di Capo Caccia, un’altra zona della Sardegna che vale la pena esplorare se si ha intenzione di toccare con mano la parte dell’isola che non ha nulla a che fare con le cronache patinate.
Luogo mozzafiato caratterizzato da enormi pareti di roccia calcarea che si gettano nel mare cristallino, può essere raggiunto sia via mare, sia via terra. Gli amanti del trekking, possono apprezzare la presenza della ferrata Cabirol, che si snoda lungo le pareti del promontorio. Accessibile anche da parte di chi non ha una grandissima esperienza di escursioni, può rivelarsi inizialmente un po’ faticosa ma, se ci si guarda attorno per ammirare il paesaggio, ci si rende conto che vale la fatica!
Non c’è che dire: la Sardegna insolita e lontana dai circuiti turistici più frequentati ha davvero tanti volti! Tra i motivi per cui vale la pena scoprirli rientra anche la possibilità di scegliere tra diverse soluzioni per spostarsi. Dal gommone preso a noleggio per raggiungere via mare calette sperdute e pronte a lasciare senza fiato fino allo scooter scelto dalle proposte di portali come myscoot.net e pronto per essere acceso e sfrecciare con il vento tra i capelli, c’è davvero l’imbarazzo della scelta!
In tutti i casi, anche nei momenti in cui ci si sposta da un luogo all’altro è possibile lasciarsi ammaliare dal fascino unico di quest’isola speciale.