Quella che in precedenza era stata identificata come una nube di gas e polvere al centro della nostra galassia è in realtà costituita da tre stelle molto giovani. Questo è il risultato di un nuovo studio condotto da scienziati dell’Istituto di astrofisica dell’Università di Colonia. Il Very Large Telescope (VLT) dell’European Southern Observatory, un telescopio con un diametro dello specchio di 8,20 metri sulla sommità del Cerro Paranal in Cile, ha fornito i dati per lo studio, apparso su The Astrophysical Journal. Le stelle hanno iniziato a formarsi meno di 1 milione di anni fa, che è molto giovane in termini astrofisici. In confronto, il nostro sole ha poco meno di 5 miliardi di anni.
Nel 2011 è stato trovato un oggetto tramite i dati infrarossi misurati dal Very Large Telescope, che prometteva di rivelare un processo senza precedenti al centro della nostra galassia. Sulla base di un’analisi a più lunghezze d’onda, gli scienziati hanno determinato che doveva trattarsi di una nuvola di gas e polvere, denominata G2.
Inoltre, c’erano altri fattori che davano mal di testa agli astronomi di tutto il mondo e alimentavano discussioni controverse. Gli studi hanno dimostrato che la temperatura di G2 è quasi il doppio di quella delle fonti di polvere circostanti. Una possibile spiegazione per la temperatura di G2 è il numero estremo di stelle al centro della nostra galassia. Quindi queste stelle potrebbero aver riscaldato G2.
I nuovi risultati mostrano che G2 consiste in realtà di tre singole stelle. L’insolita struttura dei dati è stata utile anche per localizzare G2. Ogni pixel dell’immagine acquisita ha uno spettro associato che copre una banda d’onda molto specifica e dettagliata. Per gli scienziati, questo offre un enorme livello di dettaglio. Che G2 sia in realtà costituito da tre giovani stelle in evoluzione è sensazionale. Mai prima d’ora sono state osservate stelle più giovani di quelle trovate intorno a SgrA*.