Una invenzione svizzera
La tecnologia, sviluppata dagli ingegneri del Advanced Quantum Architecture Laboratory in Svizzera, potrebbe essere utilizzata per migliorare la risoluzione della realtà aumentata o l’efficienza dei sistemi LiDAR per le auto a guida autonoma.
Grazie all’elevata risoluzione e alla capacità di misurare la profondità, questa nuova fotocamera potrebbe rendere la realtà virtuale più realistica e consentirvi di interagire con le informazioni sulla realtà aumentata in modo più semplice. Fiero del suo lavoro Edoardo Charbon, ricercatore presso l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Losanna e AQUALab
La tecnologia rivoluzionaria della fotocamera è alimentata da diodi a valanga a singolo fotone o SPAD. Oltre a ridurre i pixel SPAD per registrare le dimensioni, gli ingegneri sono anche riusciti a ridurre la quantità di energia utilizzata da ciascun pixel.
A cosa potrebbe servire
Per le applicazioni di trasporto, questa nuova fotocamera potrebbe aiutare a raggiungere livelli senza precedenti di autonomia e sicurezza. Il tutto consentendo l’utilizzo di più dispositivi LiDAR a bassa potenza su un veicolo. La qual cosa serve a dare una vista 3D veloce e ad alta risoluzione dei dintorni.
La velocità e la precisione della nuova fotocamera consentono di misurare il tempo impiegato da un fotone per spostarsi dalla sorgente al sensore della fotocamera. Al contempo permettono di produrre una ricostruzione ad alta velocità di immagini 3D. Gli scienziati hanno confermato l’accuratezza delle misurazioni del tempo di volo della videocamera utilizzando impulsi laser.
A causa del rumore e delle prestazioni della gamma dinamica, il sensore proposto sarà utile in una vasta gamma di applicazioni industriali, come sicurezza, automobilistica, robotica, biomedicale e scientifica, tra cui imaging quantistico e imaging ad altissima velocità.