Letto elettrico per anziani e disabili: come orientarsi nella scelta

Nel corso degli ultimi anni si sente sempre più di frequente parlare dei letti ortopedici elettrici, sia da degenza che da usare all’interno degli ambienti domestici. Di cosa si tratta, però, nello specifico? Stiamo facendo riferimento a dei veri e propri ausili di carattere medico, che sono stati sviluppati con l’intento di garantire un supporto importante sia ad anziani che a persone che soffrono di disabilità.

Letti elettrici ortopedici: di cosa si tratta?

La progettazione di questi letti elettrici riguarda, quindi, la soddisfazione delle esigenze di tutte quelle persone che sono costrette a trascorrere a letto buona parte della propria giornata. Di conseguenza, prima di fare una scelta e acquistare uno dei tanti eletti elettrici che si possono trovare sul mercato, è fondamentale curare ogni tipo di caratteristica. Quindi, proviamo a capire quali possano essere tutti quei fattori che possono condizionare la scelta verso uno o l’altro modello di letto elettrico ortopedico.

Come orientarsi nella scelta: i fattori da considerare

Ci sono alcuni aspetti che possono inevitabilmente fare la differenza in fase di scelta. Il primo è senz’altro il propulsore di cui è dotato il letto elettrico. Questi ausili medici, infatti, in relazione alle regolazioni che caratterizzano la rete, possono contare sulla presenza di uno oppure diversi motori, che offrono la possibilità di collocare il materasso in una posizione decisamente più comoda e pratica.

Nel momento in cui si cerca di approfondire e analizzare il propulsore di cui è dotato il letto ortopedico, un altro elemento che è necessario valutare a fondo è il grado di emissione di decibel, così come i consumi dal punto di vista energetico. Come valutare tali caratteristiche? È sufficiente dare un’occhiata alla scheda tecnica del letto.

Tra gli altri fattori che finiscono per condizionare la scelta finale del letto elettrico, troviamo indubbiamente la larghezza. Infatti, in base a quanto viene affermato da parte degli specialisti, ecco che si dovrebbero tenere in considerazione solo ed esclusivamente modelli di letti elettrici caratterizzati da una larghezza pari a 120 centimetri, per i pazienti che soffrono di obesità, piuttosto che altre malattie del genere. In caso contrario, per tutte le altre casistiche, nella maggior parte dei casi ci si rivolge ad un letto elettrico caratterizzato da una lunghezza pari a 90 centimetri.

Gli accessori e la capacità di sollevamento

Un altro accessorio di cui non si può evidentemente fare a meno in riferimento a questo tipo di ausilio medico, è sicuramente il telecomando. I letti elettrici, infatti, possono contare sulla presenza di un telecomando senza fili, oppure con un collegamento via cavo. Tutto dipende, in questo caso, dalle esigenze così come dal livello di mobilità del paziente.

Un altro fattore che è in grado di orientare la scelta del letto elettrico è senz’altro rappresentato dalla capacità di sollevamento. Si tratta di una caratteristica da non sottovalutare prima di completare l’acquisto. In tal senso, va sempre analizzata la scheda tecnica con la massima cura, così come la portata massima che caratterizza il singolo modello. Una volta rilevato quello che è il carico massimo che quel letto elettrico è in grado di sopportare, che corrisponde alla somma tra il peso del paziente e quello del materasso.

Interessante anche analizzare a fondo le sponde. Stiamo facendo riferimento a un accessorio di sicuro impatto pratico per tutti quei pazienti che hanno l’esigenza di dover disporre di un’assistenza 24h, anche nel corso delle ore notturne. Le sponde, infatti, sono particolarmente utili, proprio per via del fatto che proteggono nel migliore dei modi il paziente di notte, evitando che possa cadere per sbaglio. Infine, bisogna valutare come il costo dei letti elettrici sia compreso, spesso e volentieri, tra 350 e 2200 euro.