Il mercato immobiliare in Italia è in netta ripresa. Gli ultimi dati che partono del 2021 e che si riferiscono anche all’andamento del 2022 dimostrano che la situazione si sta riprendendo. Lo dicono le percentuali, che per esempio confermano come le transazioni nelle grandi città siano cresciute del 7,2%. Nel 2020 la situazione era in stallo, complice anche la crisi dettata dal diffondersi della pandemia. Oggi invece la situazione implica una certa dinamicità e si vede come nel secondo trimestre le compravendite siano aumentate dell’8,6%, soprattutto per quanto riguarda i capoluoghi delle regioni. Le famiglie continuano a rifugiarsi nel bene per eccellenza, che è rappresentato dalla casa, e quindi rinvigoriscono le intenzioni di acquisto.
L’aumento delle percentuali di acquisto tra aprile e giugno
Per scoprire maggiormente qual è l’andamento delle compravendite in questo momento nel nostro Paese possiamo fare riferimento al sito Immobiliovunque.it. Si tratta di un sito davvero importante, perché seleziona gli annunci immobiliari soltanto rifacendosi agli esperti del settore, ovvero le agenzie immobiliari.
Quindi, consultando il portale di cui stiamo parlando, è possibile vedere molte opportunità da non lasciarsi scappare assolutamente, anche perché il settore prosegue la sua corsa ad un ritmo molto dinamico. Basti pensare che tra aprile e giugno le transazioni sono aumentate dell’8,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ma c’è di più, perché anche nei mesi precedenti, per esempio tra gennaio e marzo, le compravendite sono aumentate del 12%. Le grandi città costituiscono un punto di riferimento importante da questo punto di vista e tra tutte le città spiccano soprattutto i risultati raggiunti da Bologna e da Roma, rispettivamente con un +11,8% e un +11,1%.
Il ruolo dei Comuni capoluogo nell’aumento delle compravendite immobiliari
In particolare hanno un ruolo molto importante in questo aumento delle transazioni i Comuni capoluogo. Infatti la crescita in queste città è risultata superiore rispetto a quella che si è potuta registrare nei Comuni che non sono capoluogo.
I capoluoghi sono arrivati con aumenti al 10,4%, mentre le altre città non capoluogo hanno chiuso soltanto con un 7,7%. Certo alcune città potevano anche far di meglio. Pensiamo per esempio al ruolo di Firenze, di Napoli e di Milano, che hanno fatto registrare sì delle transazioni in crescita, ma hanno avuto una fase calante dopo i primi mesi in cui il loro ruolo è stato molto più elevato.
Nonostante ci siano molte incertezze e nonostante la crisi economica abbia colpito molti italiani, i nostri connazionali tendono a consolidare il mercato immobiliare, come dimostrano i dati soprattutto che sono relativi al periodo tra aprile e giugno.
L’inflazione in Italia rimane elevata, ma ci sono sicuramente delle ottime possibilità per chi in questo momento vuole acquistare casa e vuole investire negli immobili.
Ci sono comunque degli aspetti che vanno considerati e che vanno analizzati nelle loro caratteristiche più specifiche. Per esempio gli esperti fanno notare a questo proposito come, rispetto al primo trimestre del 2021, attualmente si registra una carenza di offerta.
Quindi non sarebbe tanto la domanda che scarseggia, quanto la messa a disposizione di abitazioni da acquistare. Questo spiegherebbe in parte i risultati non proprio eccellenti raggiunti da quelle città che abbiamo nominato precedentemente, come Firenze, Napoli e Milano.
Tuttavia le situazioni vanno considerate caso per caso, perché per esempio riguardo al capoluogo della Lombardia possiamo dire che, nonostante quella che sembra un’apparente frenata, rimane fra i mercati più dinamici di tutta Italia.
Si colloca direttamente subito dopo il mercato immobiliare di Roma, con 11.600 transazioni registrate nel secondo trimestre nella capitale e quasi 8.000 compravendite registrate a Milano nello stesso periodo. Quindi possiamo dire che la situazione è molto variegata per quanto riguarda in generale il mercato immobiliare in Italia.