La sicurezza sul lavoro e la tutela della salute dei lavoratori sono i due elementi fondamentali che consentono ad un’azienda di crescere e prosperare.
La legge prevede l’adozione di una serie di regole, procedure e misure per rendere più sicuri i luoghi di lavoro e prevenire o evitare infortuni, nonché l’esposizione dei lavoratori ai rischi legati all’attività lavorativa.
La sicurezza sul lavoro dunque è a carico non solo del datore di lavoro ma anche dei suoi collaboratori e dipendenti, i quali devono adottare un comportamento consono alla struttura in cui si trovano o alla mansione loro affidata. Per questo è indispensabile formarsi e informarsi sui sistemi e presidi di tutela della propria e altrui incolumità.
Attraverso i corsi di formazione, infatti, si è in grado non solo di apprendere i rischi legati al proprio ambiente di lavoro ma anche di partecipare attivamente alla valutazione e alla prevenzione dei rischi stessi.
Cosa si intende per sicurezza sul lavoro?
Per sicurezza sul lavoro si intendono gli accorgimenti, gli strumenti e le misure messi in atto al fine di prevenire o ridurre il rischio di infortuni, incidenti o l’insorgere di malattie professionali, ossia patologie connesse a un tipo di attività lavorativa e al suo esercizio.
La normativa sulla sicurezza
In Italia, la normativa dedicata alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori è abbastanza complessa ed ampia, ed è contenuta principalmente nel “Testo Unico della sicurezza sul lavoro”. Il TU detta le linee guida per la tutela del lavoratore e predispone un elenco di misure di sicurezza per rischi specifici, legati a tutti i settori di attività e a tutte le tipologie di rischio, nonché a tutti i lavoratori, con rapporto di lavoro subordinato e autonomo.
Il principale destinatario delle norme sulla tutela della sicurezza e salute sul lavoro è sicuramente il datore di lavoro, il quale ha il compito principale di:
- eseguire la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori;
- elaborare il documento di valutazione dei rischi e individuare, se presenti, le mansioni legate a rischi specifici;
- comunicare tempestivamente al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) gli obblighi a cui devono essere sottoposti i lavoratori;
- nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);
- fare in modo che i lavoratori rispettino le norme sulla sicurezza;
- informare e formare i lavoratori in base alle mansioni ad essi assegnate in modo da impedire che questi possano subire pregiudizi alla loro sicurezza o salute, tenendo conto delle rispettive capacità e condizioni;
- provvedere alla cosiddetta sorveglianza sanitaria: ossia nominare il medico competente che valuti sia l’idoneità del lavoratore alle mansioni specifiche cui è preposto che l’esposizione dei lavoratori a specifici fattori nocivi (quali, ad esempio, amianto, rumore, radiazioni ionizzanti, agenti chimici cancerogeni ecc.);
- gestire le emergenze;
- fornire ai lavoratori i necessari dispositivi di protezione individuale e verificare l’osservanza da parte dei lavoratori delle relative regole di utilizzo;
- adottare i provvedimenti necessari ad evitare i rischi per la salute o per l’ambiente.
Oltre al datore di lavoro sono responsabili della sicurezza anche i seguenti soggetti:
- i dirigenti secondo le proprie attribuzioni e competenze;
- i preposti, ovvero coloro che sovrintendono all’attività lavorativa e impartiscono ai dipendenti ordini e direttive;
- i lavoratori: tutti i dipendenti e i soggetti ad essi equiparati, con l’esclusione degli addetti ai servizi domestici e familiari.
È possibile trovare un elenco completo degli obblighi in materia di Sicurezza sul Lavoro ed i relativi corsi, sul sito www.scuolasicurezza.it
Cosa si rischia se non si rispetta l’obbligo di sicurezza?
Qualora l’azienda non rispetti l’obbligo di sicurezza, tale violazione può portare a tre diverse forme di responsabilità:
- responsabilità civile: se l’obbligo di sicurezza previsto dal contratto non viene rispettato, siamo di fronte ad un inadempimento contrattuale da parte dell’azienda e il lavoratore può ottenere il risarcimento del danno;
- responsabilità amministrativa prevista per la violazione di alcune disposizioni del Testo unico sulla sicurezza;
- responsabilità penale: se il mancato rispetto degli obblighi di sicurezza è la causa di un infortunio o di una malattia professionale, il datore di lavoro rischia anche di essere perseguito sotto il profilo penale.
Sicurezza sul lavoro: i corsi di formazione
Nell’ambito del Testo Unico della sicurezza sul lavoro, viene dato particolare rilievo ai corsi di formazione dei lavoratori, al fine di creare delle figure preposte per la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. I corsi sono obbligatori per tutte le aziende con lavoratori e, in particolare, occorre frequentare:
- il corso per RSPP. La figura di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione deve essere presente in tutte le aziende e ha il compito di adottare le misure di prevenzione adeguate alla realtà aziendale aggiornandole periodicamente in base alle necessità Il ruolo del RSPP può essere svolto dal datore di lavoro (tranne che per alcune tipologie di aziende) oppure da un consulente esterno o da un lavoratore;
- il corso per addetti all’emergenza. In ogni azienda deve essere presente almeno un addetto all’antincendio e uno al primo soccorso. Nelle attività fino a 5 lavoratori tali ruoli possono svolte anche dal titolare, purché presente nei luoghi di lavoro. L’aggiornamento degli addetti all’emergenza è periodico e obbligatorio;
- il corso per Il ruolo di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza deve essere obbligatoriamente presente in azienda e deve essere svolto da un lavoratore, che una volta eletto o designato, rappresenta i lavoratori in tutti gli aspetti lavorativi dalla salute alla sicurezza.