Il sonnellino diurno provoca l’invecchiamento cognitivo, lo studio

In un nuovo studio di coorte , pubblicato sulla rivista Alzheimer’s & Dementia , i partecipanti tendevano a sonnecchiare più a lungo e più frequentemente con l’età; soprattutto, la progressione della demenza di Alzheimer sembrava accelerare questo effetto dell’invecchiamento raddoppiando o più che raddoppiando i cambiamenti annuali (aumenti) nella durata/frequenza del pisolino; i risultati dello studio mostrano anche che sonnellini diurni più lunghi e più frequenti erano associati a un rischio maggiore di sviluppare la demenza di Alzheimer.

Un sonnellino diurno eccessivo è frequente negli anziani, specialmente in quelli con malattia di Alzheimer. Un meccanismo recentemente proposto è il deficit di eccitazione dovuto alla perdita di neuroni e neurotrasmettitori nei neuroni che promuovono la veglia associati ai grovigli tau, uno dei segni distintivi patologici dell’Alzheimer, con conseguenti disturbi del sonno-veglia e una maggiore propensione al sonnellino diurno.

Al contrario, l’eccessiva sonnolenza durante il giorno, che può essere causa di sonnellini più lunghi e frequenti, è stata anche collegata a un declino cognitivo più rapido o all’accumulo di patologie del morbo di Alzheimer.

I comportamenti del sonno diurno degli anziani vengono spesso ignorati e manca ancora un consenso per il sonnellino diurno nella pratica clinica e nell’assistenza sanitaria. I risultati non solo suggeriscono che un sonnellino diurno eccessivo può segnalare un rischio elevato di demenza di Alzheimer, ma mostrano anche che un aumento annuale più rapido del sonnellino diurno può essere un segno di peggioramento o progressione clinica sfavorevole della malattia.

Gli autori hanno appreso che la durata e la frequenza del pisolino erano correlate positivamente con l’età e hanno trovato una relazione bidirezionale e longitudinale tra il sonno diurno e l’Alzheimer. Indipendentemente dai fattori di rischio noti per la demenza, inclusi l’età e la durata e la frammentazione del sonno notturno, i sonnellini diurni più lunghi e più frequenti erano un fattore di rischio per lo sviluppo dell’Alzheimer negli uomini e nelle donne anziani cognitivamente normali. In definitiva, gli scienziati descrivono la relazione tra il sonnellino diurno e la cognizione come un “circolo vizioso”.