Gaming e quotidiano: cosa apprendere dai videogiochi

È impossibile negare che giocare serva anche per imparare. Da sempre il gioco è utilizzato per apprendere le nozioni più disparate, e del resto basti pensare alla genesi degli scacchi, nati in Asia intorno al sesto secolo come versione ludica di un esercito e dei suoi schieramenti. Tutt’oggi si fa ricorso ad approcci ludici per insegnare concetti complessi, soprattutto nel caso dei primi anni di formazione, e anche il videogioco non è da meno: questo spesso si spinge oltre il semplice intrattenimento, pur in grado di attirare importanti aziende, puntando all’apprendimento, del quale possono farsi esempi che spaziano da titoli didattici alle informazioni storiche contenute in titoli come Age of Empires o Assassin’s Creed. Apprendimento che può essere non solo diretto, ma anche indiretto: sono forse persino più numerosi i casi di aspetti che, applicati con successo nel videogioco, possono trovare applicazione anche nella vita quotidiana, rendendo così il videogaming un’ottima palestra per mettere in pratica le più diverse doti.

Prendiamo per esempio la costanza e la dedizione. Come ben sa qualsiasi videogiocatore competitivo, ma più in generale chiunque si impegni a fondo in un’attività, soltanto la pratica e il lavoro permettono di eccellere in una determinata disciplina. Rimanendo nell’ambito del videogaming, i più importanti giocatori professionisti non sono tali per caso o per doti innate: al contrario, larga parte delle loro giornate è occupata dall’allenamento, attività alla quale si dedicano con costanza puntando a primeggiare nelle loro discipline. Qualsiasi videogiocatore che si sia mai approcciato in maniera competitiva al gaming, quindi, avrà estrema familiarità con la capacità di essere costanti in ciò con cui si misura.

Quando si dice che la calma è la virtù dei forti, si tratta di un assunto che non di rado si rivela vero anche nel videogaming: spesso infatti ci si trova a confrontarsi con realtà dove il successo dipende dalla capacità di essere pazienti e lucidi nei ragionamenti. Oltre agli scacchi precedentemente citati, ovviamente intesi nella loro versione digitale, si può pensare al poker, grande protagonista di tornei in rete. L’assenza nel poker online degli aspetti più tradizionali, come la cosiddetta poker face o il linguaggio del corpo, portano a sottolineare di più gli elementi rimanenti. Dallo studio delle regole del poker emerge per esempio con chiarezza come, nella loro gerarchia e diverse combinazioni, queste premino soprattutto la capacità di attendere il momento opportuno per massimizzare i propri successi scoraggiando al contempo scelte avventate e impulsive, per le quali non a caso si parla di tilt. Un giocatore paziente anche nel quotidiano sarà sicuramente avvantaggiato rispetto a chi, sull’onda dell’emotività, prenderà decisioni poco ragionate.

Non mancano naturalmente casi nei quali, all’opposto, vengono premiate decisioni rapide e persino improvvisate, contando perlopiù la rapidità di azione. Basti pensare a un qualsiasi titolo in tempo reale, a prescindere dal genere videoludico: non è raro doversi confrontare con attacchi improvvisi, situazioni impreviste o esigenze momentanee. Proprio l’imprevedibilità di tali circostanze porta a valorizzare la capacità di prendere decisioni su due piedi, spesso improvvisando strategie od ottimizzando l’uso delle risorse a disposizione nel momento del bisogno. Esattamente come nel quotidiano, dove la pazienza e la prontezza decisionale rappresentano due aspetti opposti ma complementari che, in diversi momenti, possono essere alternativamente utili.

Infine, un altro aspetto più fisico è senza dubbio legato ai riflessi. Qualsiasi videogiocatore conosce l’importanza di risposte rapide a quanto succede un gioco: che si debba reagire all’improvvisa comparsa di un nemico, che si debba replicare a tempo una sequenza di tasti o che si debba premere col giusto tempismo un tasto durante un Quick Time Event, velocità e precisione di reazione sono fondamentali. Secondo numerosi rilevamenti, i riflessi dei videogiocatori sono mediamente più rapidi, rendendoli capaci di reagire più prontamente agli stimoli che ricevono. Anche in questo caso, si tratta di un aspetto affinato proprio nel videogioco: a differenza della prontezza decisionale, un tratto più caratteriale, nel quotidiano la prontezza di riflessi può aiutare in situazioni più episodiche, per esempio evitando la caduta di un oggetto. Di certo, si tratta di un’altra virtù migliorabile attraverso i videogiochi e che, da questi, può trovare concreta applicazione nella vita di tutti i giorni.