L’impatto di Internet sul mondo del videogaming

Sono poche le coppie che paiono inscindibilmente connesse come quella composta da Internet e videogioco. Oggi infatti i due termini viaggiano praticamente in parallelo: l’accesso alla rete Internet equivale all’avere a disposizione un’infinità di videogiochi e mai come oggi, attraverso diverse funzionalità più o meno fondamentali, i videogiochi dipendono dall’accesso a Internet. In realtà, per quanto banale a dirsi, non sempre è stato così: solo negli ultimi decenni la rete ha cominciato a essere abbastanza sviluppata da permettere un suo uso abituale nel mondo del videogaming, il quale a sua volta aveva alle spalle una storia di felice indipendenza e autonomia. Tuttavia l’impatto di Internet, per quanto non essenziale per il videogioco, ha determinato delle vere e proprie rivoluzioni, facendo da spartiacque fra un prima e un dopo: gli aspetti trasformati o sorti dalla collaborazione tra rete e videogaming sono numerosi.

Uno dei profili più evidenti è quello del multigiocatore. Il concetto di multiplayer era, in effetti, ampiamente sfruttato ben prima dell’incontro fra Internet e videogioco: lo split screen, tecnologia oggi confinata ad alcuni titoli da giocare in compagnia, è stata a lungo una componente imprescindibile per molti giochi, permettendo sfide con altre persone che fisicamente giocavano sullo stesso dispositivo. In senso più lato, ancora prima il multiplayer era insito in alcuni titoli da cabinato, tipicamente nei vari picchiaduro in 2D: in questi casi erano gli stessi cabinati a prevedere un doppio sistema di input, permettendo a due utenti di controllare contemporaneamente due personaggi sullo schermo. Internet, in questo senso, ha totalmente rivoluzionato il concetto di multigiocatore, oggi quasi totalmente appoggiato alle infrastrutture di rete. Titoli del più diverso genere infatti si appoggiano alla rete per mettere in competizione giocatori che non hanno fra di essi alcun contatto se non quello dell’essere contemporaneamente connessi al web. Sono allo stesso tempo nati generi di videogiochi per i quali Internet è alla base stessa del gameplay: l’esempio migliore viene dai MMO, titoli nei quali numerosissimi giocatori interagiscono fra di loro all’interno di uno scenario di gioco condiviso.

La rete ha poi determinato la “trasformazione” in videogioco di alcuni dei più classici giochi da compagnia. L’aspetto ludico fa da sempre parte della storia dell’uomo, ed è di conseguenza poco sorprendente che giochi dalla lunga storia siano potuti approdare a una loro versione digitale grazie soprattutto alla rete. Molto del merito, anche in questo caso, risiede nel mettere in contatto diversi giocatori, in una particolare applicazione del predetto concetto di multiplayer. Anche alcuni fra i giochi più tradizionali, quelli da fare riuniti intorno a un tavolo, hanno quindi potuto beneficiare di alcuni aspetti come il potersi confrontare con sfidanti da tutto il mondo: è il caso delle opportunità fornite da piattaforme che permettono di provare il poker online gratis, o alle applicazioni dedicate agli scacchi o alla scopa. Quello degli scacchi è peraltro un caso di multigiocatore da remoto che risale a tempi antichi, quando poteva essere giocato a distanza trasmettendo le mosse per corrispondenza: la rete, in questo caso, ha semplicemente aggiornato una modalità già ben nota.

Ultimo aspetto, anche se non certo per importanza, è quello dell’accessibilità del videogaming.  Prima della rete, infatti, la distribuzione dei giochi avveniva tramite copie fisiche: un limite che, in tempi di store online, appare quantomeno antiquato. Che siano interni alla piattaforma o esterni, oggi i negozi digitali permettono l’acquisto di qualsiasi titolo, sostituendo totalmente i giochi fisici e lasciando a questi ultimi solamente il mercato del collezionismo, una fetta molto affascinante ma quantitativamente ridotta. L’esempio più eclatante viene dal mondo delle console, che oggi mantengono il lettore di dischi solo in alcune versioni: per il resto infatti anche esse si interfacciano con la rete, permettendo di scaricare i giochi acquistati direttamente su uno spazio di archiviazione interno. I vantaggi della digitalizzazione dei titoli si riflettono anche in un minor costo rispetto alle copie fisiche, col loro essere legate ai costi di produzione: similmente a quanto accade per libri ed ebook, anche le copie digitali dei videogiochi si distinguono per un costo mediamente inferiore e, di conseguenza, una loro maggiore accessibilità.

All’elenco potrebbero aggiungersi altri esempi, ma non farebbero altro che confermare come il mondo del videogioco abbia fortemente beneficiato del rapporto con Internet. Un rapporto che ha determinato senz’altro l’oblio di alcuni aspetti, come il multiplayer locale o, in senso lato, le sale giochi; ma allo stesso tempo permettendo un’evoluzione che, oggi, ha condotto il mercato del videogaming a essere ambito anche da grosse imprese, attratte dalle sue potenzialità.