Cessione del quinto Inpdap: cos’è e come funziona

La cessione del quinto Inpdap è una forma di finanziamento prevista per coloro che sono dipendenti pubblici, statali e pensionati. L’Inpdap, da gennaio 2012, è diventata INPS gestione dipendenti pubblici: infatti dell’erogazione di questi prestiti se ne occupa l’INPS. Più correttamente, infatti, si parla di cessione del quinto INPS ex Inpdap.

Che cos’è la cessione del quinto Inpdap

Quando si parla di cessione del quinto Inpdap si fa riferimento a quello che comunemente viene chiamato “prestito non finalizzato”: ciò vuol dire che non bisogna fornire alcuna motivazione per richiedere il prestito.

L’importo preso in prestito viene rimborsato mensilmente mediante trattenuta dalla busta paga o dalla pensione (il valore del rimborso non può superare un quinto dell’importo netto mensile dello stipendio o della pensione).

Dunque questo tipo di finanziamento è molto vantaggioso perché il rimborso della rata avviene in maniera automatica tramite la trattenuta su busta paga o pensione, senza doversi ricordare alcuna scadenza. La durata del prestito può variare da 24 a 120 mesi.

I requisiti per richiedere la cessione del quinto Inpdap

Possono richiedere la cessione del quinto Inpdap coloro che siano dipendenti statali, di pubbliche amministrazioni e pensionati Inpdap.

In particolare possono accedere ai prestiti Inpdap tutti i lavoratori e i pensionati che siano iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS e i dipendenti e pensionati pubblici di altre amministrazioni che siano iscritti al Fondo Credito.

Il Fondo Credito non è altro che quel fondo che finanzia i prestiti erogati dall’Inpdap. Questo fondo viene alimentato grazie ai contributi versati dai dipendenti e dai funzionari pubblici.

Infine possono richiedere un finanziamento Inpdap anche coloro che sono iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale e i dipendenti delle aziende gruppo Poste Italiane. Gli altri requisiti da possedere per richiedere questo tipo di finanziamento, sono:

  • avere un’età fra i 18 e i 64 anni;
  • avere la cittadinanza italiana;
  • aver maturato almeno 2 anni di anzianità lavorativa (nel caso di lavoratori).

Possono richiedere la cessione del quinto inpdap anche protestati o cattivi pagatori.

Come funziona la cessione del quinto Inpdap

Per quanto riguarda l’importo del finanziamento che si può richiedere, questo dipenderà dallo stipendio o dalla pensione percepita e anche dalla durata del prestito. È bene sapere che molte banche o società finanziarie, nel caso a richiedere il finanziamento sia un lavoratore, potrebbero richiedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Ciò però non esclude il fatto che a richiedere la cessione del quinto Inpdap possano essere anche lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato: in questo caso, infatti, è necessario che la durata complessiva delle rate semplicemente non superi il termine previsto dal contratto di lavoro.

Per quanto riguarda i pensionati, il prestito può durare al massimo 10 anni ed è necessario stipulare una polizza assicurativa che tuteli nel caso di morte del pensionato prima della restituzione del prestito.

Quanto, invece, all’erogazione del prestito, la cessione del quinto Inpdap, oltre ad essere molto conveniente per i motivi già visti, è anche una modalità molto veloce che consente dunque di avere disponibile la somma richiesta in poco tempo (circa una settimana lavorativa dopo che è stato firmato il contratto).

Operativamente, per richiedere la cessione del quinto Inpdap, i documenti che bisognerà presentare all’atto della richiesta sono: documento di identità valido e codice fiscale; ultima busta paga o cedolino della pensione; stato di servizio e dichiarazione busta paga.