Angioletto e diavoletto della coscienza nei cartoni, sono uguali a come percepiamo noi nella realtà

Ciò che traspare nelle commedie e nei cartoni animati quando un personaggio ha un diavolo su una spalla e un angelo sull’altra non è lontano dalla percezione che le persone hanno del mondo reale, rileva un nuovo studio dell’Università di Waterloo.

I ricercatori hanno esplorato le aspettative su come gli individui buoni e cattivi rispondono alle richieste. I ricercatori erano interessati a capire perché i film e le fiabe spesso descrivono il diavolo e i demoni come desiderosi di esaudire richieste accidentali, mentre gli angeli non sono raffigurati in questo modo.

I risultati suggeriscono che le persone si aspettano che i buoni agenti siano sensibili alle intenzioni dietro le richieste, mentre si aspettano che gli individui malvagi siano relativamente insensibili a queste intenzioni. Questi risultati modellano le aspettative delle persone riguardo alle richieste dirette sia agli umani normali che agli agenti soprannaturali.

Lo studio mostra che le persone hanno idee distinte su come l’essere buoni o cattivi influenzi le decisioni degli altri. Le persone presumono che gli individui malvagi siano indifferenti a tutto ciò che non ha un impatto diretto sui propri obiettivi.

I ricercatori hanno studiato le aspettative delle persone sugli agenti buoni e cattivi con cinque esperimenti. Nello studio, 2.231 partecipanti hanno letto racconti sulla richiesta di un protagonista a un essere umano o soprannaturale e hanno valutato la probabilità che la richiesta sarebbe stata accolta. Quando la richiesta era diretta a qualcuno di buono, le valutazioni dipendevano dal fatto che il richiedente avesse effettivamente capito cosa stava chiedendo. Ci si aspettava che gli individui malvagi acconsentissero alle richieste altrettanto spesso quando erano confusi e non riflettevano le intenzioni del richiedente.

Questa ricerca ci dice qualcosa di molto interessante su come le persone vedono il bene e il male, ovvero che le persone non pensano solo che gli agenti malvagi si concentrino esclusivamente sul causare danni. Invece, le persone collegano il male all’indifferenza e al non interessarsi di ciò che le persone vogliono.