RC Auto: perché aumentano i premi assicurativi e quali sono le città italiane più colpite
di Redazione
18/04/2025
Negli ultimi anni, il costo delle assicurazioni auto in Italia ha registrato un certo aumento, una situazione confermata dai rapporti dell’Ivass e analizzata da associazioni come Codacons e Federcarrozzieri.
Per far fronte a questi rincari, gli automobilisti hanno adottato varie strategie di risparmio. Tra queste, oltre ad un cambio di mentalità verso i temi della sostenibilità ambientale, vi è l’abitudine di prestare maggiore attenzione alle offerte di polizza online.
Per farlo, i consumatori utilizzano strumenti dedicati che permettono di confrontare prezzi e servizi inclusi tra le principali compagnie sul mercato: in breve, questo permette di trovare online la migliore assicurazione RC auto inserendo poche semplici informazioni sul proprio profilo di guida.
Si tratta di uno strumento utilissimo per risparmiare, soprattutto se consideriamo che dal 2021 al 2024 il premio medio per la Responsabilità Civile Auto (RC Auto) è cresciuto complessivamente del 12,6%, raggiungendo, nel novembre 2024, una media di 416 euro per veicolo.
Le ragioni dietro l’aumento dei premi RC Auto
Uno dei principali fattori alla base dell’aumento dei premi assicurativi auto è l’inflazione, che negli ultimi anni ha spinto verso l'alto i costi complessivi sostenuti dalle compagnie. Le tariffe assicurative, infatti, reagiscono generalmente con un ritardo medio di circa nove mesi rispetto all’andamento generale dei prezzi al consumo. Secondo Federcarrozzieri, però, gli incrementi dei premi non risultano del tutto giustificati dai soli aumenti dei costi di riparazione e dei pezzi di ricambio.
Tra il 2022 e il 2024, infatti, sebbene ci siano stati aumenti nella componentistica auto e nei servizi di manutenzione, la crescita di questi costi è stata inferiore rispetto agli incrementi dei premi praticati dalle compagnie.
Un altro aspetto da analizzare riguarda le clausole contrattuali adottate dalle compagnie assicurative; tra queste ve ne sono alcune che obbligano gli assicurati a rivolgersi esclusivamente a carrozzerie selezionate dalle stesse compagnie, per le riparazioni in seguito ai sinistri. Federcarrozzieri evidenzia che questo meccanismo, oltre a limitare la concorrenza, può contribuire a gonfiare ulteriormente i costi assicurativi.
Nonostante l’aumento generalizzato delle tariffe, l’incidentalità stradale in Italia ha registrato una diminuzione
Come riportato da Aci-Istat e sottolineato dal Codacons, nel 2023 gli incidenti stradali sono diminuiti del 3,3% rispetto al 2019, con cali anche nel numero dei morti e dei feriti. Questi dati rendono ancora più controverso l’aumento dei premi assicurativi, che appaiono in controtendenza rispetto alla reale diminuzione del rischio stradale.
Infine, un altro fattore importante che riguarda le dinamiche di mercato è rappresentato dall'impatto economico cumulativo di questi aumenti. Secondo il Codacons, rispetto al 2021, l'incremento medio di 52 euro per polizza ha comportato un aumento della spesa complessiva per gli automobilisti italiani di circa 1,7 miliardi di euro.
Nonostante l’aumento generalizzato dei premi RC Auto, esistono comunque strategie che gli automobilisti possono adottare per mitigare il peso economico dell'assicurazione. Tra queste vi è l’utilizzo sempre più diffuso dei comparatori online, che permettono agli utenti di confrontare rapidamente offerte diverse e trovare polizze più convenienti, adattate al proprio profilo di guida e al veicolo utilizzato.
Le compagnie assicurative, inoltre, propongono tariffe agevolate per chi adotta comportamenti virtuosi alla guida, come l'installazione di dispositivi telematici (scatole nere).
Guardando al futuro, si prevede una possibile stabilizzazione o persino una lieve riduzione dei premi per alcuni segmenti di automobilisti, soprattutto se il trend della diminuzione degli incidenti rimarrà costante.
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