Nel Medioevo si aprivano le tombe dei parenti per prendere cimeli di famiglia
di Redazione
18/06/2021
Nell'Alto Medioevo, molti europei riaprivano le tombe dei loro parenti per recuperare i cimeli di famiglia. La pratica era stata precedentemente interpretata come un furto di tombe, ma un esame più attento ha rivelato modelli negli oggetti che sono stati presi.
Gli storici hanno raccolto dati da dozzine di cimiteri sparsi in tutta Europa, dalla Gran Bretagna e dalla Francia a ovest fino alla Transilvania a est. Tutte le tombe sono datate tra il 500 e l'800 d.C.
Molte delle tombe erano state riaperte e gli oggetti rimossi, come testimoniano le tracce rimaste come scaglie di metallo da una spada, ma non gli oggetti più preziosi. Ad esempio, in un sito nel Kent, sono state rimosse delle spille dai vestiti del cadavere, ma sono stati lasciati pendenti in argento dorato e una collana con perline di vetro.
Sembra tuttavia che gli oggetti rimossi fossero tramandati di generazione in generazione, come spade e spille. Gli oggetti personali dell'individuo, come i coltelli, venivano lasciati nelle tombe.
Una piccola frazione delle tombe mostra segni di essere stata disturbata per un motivo più sinistro.
L'idea che i cadaveri vengano seppelliti e poi lasciati completamente indisturbati è tutt'altro che universale. Le tombe della tarda età della pietra sono state progettate per consentire alle persone di rivisitare i corpi.
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