La luce degli schermi può arrecar danni

L’avvento della tecnologia ha radicalmente modificato le abitudini della società contemporanea.

Ad oggi, si usano i dispositivi digitali come pc, tablet, smartphone e tv per motivi lavorativi e professionali, per svago, per rilassarsi o per guardare un film.

Purtroppo, però, gran parte dei fruitori digitali ignorano un dato importante, ossia che i dispositivi in oggetto possono arrecare danno agli occhi.

Indipendentemente dal luogo in cui ci si trova, è bene ricordare che gli occhi entrano in contatto con fonti luminose che possono rivelarsi essere pericolose e dannose per la salute oculare.  Per questo motivo è necessario adottare un sistema di protezione quotidiana dalla luce blu-viola nociva.

Cos’è la luce blu-viola?

Occorre una precisazione; la luce blu è presente anche nei raggi del sole. In questo caso, però, gli occhi sono abituati da sempre e sono in grado di proteggersi con maggiore efficace; mentre, per quanto concerne la luce emessa dai dispositivi digitali, si tratta di una sorta di novità e l’occhio umano non riesce a difendersi in autonomia, ma ha bisogno di un supporto esterno.

Quando si è al mare oppure si passeggia in una delle tante giornate estive, è consigliato indossare gli occhiali da sole.

È altresì opportuno proteggere gli occhi mentre si utilizzano dispositivi digitali; infatti, la luce blu-viola che emettono ad esempio pc, tablet e smartphone è molto alta ed intensa e, a lungo andare, può arrecare danni all’apparato visivo.

Per proteggere i propri occhi vi sono delle soluzioni. Ad esempio, nei negozi di ottica specializzati è possibile acquistare dei veri e propri filtri protettivi, da montare sugli occhiali o sullo schermo del video, che aiutano a limitare la percezione della luce blu.

Quali danni può provocare la luce blu?

 La necessità di prendersi cura dei propri occhi nasce dal fatto che la luce blu-viola, impattando sulla retina, può causare danni e lesioni a lungo termine, come la degenerazione maculare legata all’età che avanza.

Tra gli altri effetti, vi è anche il disturbo e la rottura dell’equilibrio sonno-veglia. Analizzando un lasso di tempo piuttosto ampio, si nota infatti che decresce la produzione di melatonina e aumenta l’insonnia, l’irritabilità, il calo d’attenzione e tutti gli effetti che scaturiscono da uno scarso e poco efficace riposo.

Per quanto concerne i danni alla vista, gli esperti hanno studiato gli effetti dell’esposizione prolungata e hanno dimostrato che tra le principali conseguenze vi è la degenerazione maculare precoce della retina.

Un altro effetto sono le infiammazioni della congiuntiva, della cornea e del cristallino.

Come scritto precedentemente, l’occhio umano è naturalmente e fisiologicamente in grado di difendersi dai raggi solari, ma non lo è quando si tratta di luci che provengono da schermi e dispositivi digitali.

Quindi, non è errato affermare che a lungo andare l’esposizione alla luce blu può, addirittura, compromettere le difese dell’occhio.

Come proteggersi dalla luce blu?

Considerando le premesse di cui sopra e le soluzioni già proposte, vediamo quali altre scelte possono essere operate per proteggere i propri occhi dalla luce blu-viola nociva.

Qualche consiglio:

  • Utilizzare moderatamente smartphone, pc e tablet;
  • Durante l’utilizzo mantenere una distanza di circa 60 cm;
  • Evitare di utilizzare nella zona notte o quando si è a letto;
  • Regolare la luminosità dello schermo;
  • Cambiare il colore dello schermo, prediligendo colori più caldi che affaticano meno la vista;
  • Aumentare, se necessario, la grandezza dei caratteri per facilitare la lettura dei testi.

Tra i consigli, il più importante è uno: effettuare periodicamente dei controlli oculistici. Quando si parla di salute, la visita specialistica è sempre la miglior forma di prevenzione.