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Immunoterapia: biomarcatori scoperti per il cancro

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di Redazione

08/02/2021

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I ricercatori della Case Western Reserve University, utilizzando l'intelligenza artificiale (AI) per analizzare semplici scansioni di tessuti, affermano di aver scoperto biomarcatori che potrebbero indicare ai medici quali pazienti con cancro del polmone potrebbero effettivamente peggiorare con l'immunoterapia. Fino a poco tempo, i ricercatori e gli oncologi avevano classificato questi pazienti con cancro del polmone in due grandi categorie: quelli che avrebbero beneficiato dell'immunoterapia e quelli che probabilmente non l'avrebbero fatto. Ma una terza categoria - i pazienti chiamati iper-progressori che sarebbero effettivamente danneggiati dall'immunoterapia, inclusa una durata della vita ridotta dopo il trattamento - ha iniziato ad emergere.

Ricerca continua sull'immunoterapia

Attualmente, solo il 20% circa di tutti i malati di cancro beneficerà effettivamente dell'immunoterapia, un trattamento che differisce dalla chemioterapia. Questo in quanto utilizza farmaci per aiutare il sistema immunitario a combattere il cancro, mentre la chemioterapia utilizza farmaci per uccidere direttamente le cellule tumorali. Questo nuovo lavoro segue altre recenti ricerche degli scienziati del CCIPD che hanno dimostrato che l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico possono essere utilizzati per prevedere quali pazienti affetti da cancro del polmone trarranno beneficio dall'immunoterapia.

Le conseguenze della scoperta

Questa è una scoperta importante perché mostra che i modelli radiomici delle scansioni TC di routine sono in grado di discernere tre tipi di risposta nei pazienti con cancro del polmone sottoposti a trattamento immunoterapico: responder, non responder e iper-progressori. Questa ricerca più recente è stata condotta con i dati raccolti da 109 pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule trattati con immunoterapia, ha detto.
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