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Gli italiani preferiscono le vacanze estive o invernali? E quali le mete più amate?

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di Redazione

18/08/2025

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Gli italiani preferiscono i viaggi estivi o i viaggi invernali? Sicuramente i viaggi estivi con ombrelloni e lunghe giornate di sole hanno scandito le ferie della maggior parte degli italiani, ma i dati più recenti raccontano un panorama che si sta lentamente diversificando.

Oggi, quasi sei connazionali su dieci scelgono di partire anche - o soprattutto - in inverno, e un italiano su cinque dichiara di preferire i viaggi invernali a quelli estivi. Un cambiamento che non riguarda solo le date sul calendario, ma il modo stesso di vivere il viaggio.

Secondo un’indagine condotta su un campione di viaggiatori in Francia, Italia, Paesi Bassi e Spagna, il 59% degli italiani fa vacanze invernali almeno una volta l’anno, una quota che supera di sette punti percentuali la media europea.

Più della metà degli intervistati negli altri Paesi parte almeno una volta nella stagione fredda, ma il dato italiano segnala una propensione crescente, che non si limita al turismo “di stagione” in senso stretto.

Un inverno più culturale che sportivo

Il tratto distintivo del viaggiatore italiano, rispetto ai vicini europei, è la scelta della meta, infatti, se in Europa il 43% di chi parte in inverno si dedica a sci o snowboard, in Italia solo il 29% lo fa regolarmente.

La maggioranza, invece, preferisce orientarsi verso città d’arte, borghi storici e destinazioni dal patrimonio culturale ricco, anche con temperature rigide e giornate più corte.

Quasi la metà degli intervistati (46%) ha dichiarato di scegliere come attività principale la scoperta culturale di una località, contro il 39% della media europea.

Le località di montagna restano però un richiamo forte per una parte consistente del pubblico: tra chi decide di trascorrere le ferie in alta quota, il 54% indica gli sport invernali come principale attrattiva, seguiti a poca distanza dall’enogastronomia locale (52%), un segnale di quanto la cucina tipica resti un elemento chiave dell’esperienza turistica.

Il prezzo un fattore determinante

Il fattore economico è determinante nelle scelte di viaggio invernale, in quanto il 60% degli italiani indica il prezzo come elemento principale nella selezione della destinazione.

Per alcuni, la montagna rappresenta un’opzione percepita come più economica rispetto a viaggi verso mete calde (17%), mentre chi opta per Paesi soleggiati fuori stagione - magari oltreoceano - lo fa spesso per approfittare delle tariffe più basse tipiche della bassa stagione (15%).

La sensibilità al costo si accentua tra i giovani adulti: nella fascia 18-34 anni, il 69% sceglie di partire in inverno verso mete lontane proprio per contenere la spesa, evitando i picchi tariffari di agosto.

Eppure, nonostante l’aumento generale del costo della vita, la tendenza a rinunciare alle vacanze rimane limitata: il 77% degli italiani prevede di spendere lo stesso budget dell’anno precedente, se non di più, per le ferie invernali.

Viaggi spontanei e non sempre pianificati

Un altro elemento che emerge è l’approccio alla pianificazione: il 38% degli italiani preferisce prenotare all’ultimo momento, confidando in offerte vantaggiose e sfruttando la maggiore flessibilità della stagione.

Quasi la metà (46%) programma la partenza all’inizio dell’anno, utilizzando il viaggio come antidoto alla malinconia post-natalizia.

Questo comportamento si traduce in una certa vivacità del mercato turistico nei mesi di gennaio e febbraio, con un incremento delle prenotazioni è cresciuto del 46% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Le destinazioni brevi, come capitali europee e città d’arte italiane, si affiancano a viaggi più lunghi verso mete calde o culturali fuori continente.

Dove si va d’inverno?

La geografia delle preferenze è ampia, chi sceglie la neve si concentra su mete consolidate come Courmayeur, Madonna di Campiglio, Cortina d’Ampezzo o le Dolomiti altoatesine, dove l’offerta di piste e rifugi si combina con una ristorazione di alto livello.

Per chi invece predilige la cultura, le città europee continuano a esercitare un forte richiamo: Parigi, Vienna e Amsterdam restano in testa, ma cresce l’interesse per mete dell’Est come Praga e Budapest, più accessibili economicamente e ricche di fascino invernale.

Sul fronte delle destinazioni calde, le Canarie, Madeira e Cipro offrono sole e temperature miti senza cambiare fuso orario, mentre chi cerca un’esperienza più esotica guarda ai Caraibi, al Sud-est asiatico con destinazioni come il Vietnam, oppure in Australia. 

In questi casi, l’inverno europeo coincide spesso con la stagione secca nei Paesi tropicali, condizione che favorisce attività outdoor e mare calmo.

Un cambiamento di abitudini?

Il fatto che quasi un quinto degli italiani preferisca l’inverno all’estate per viaggiare può essere letto in vari modi. Da un lato, c’è una componente economica evidente: muoversi fuori stagione riduce costi e affollamento.

Dall’altro, è possibile che si stia assistendo a un adattamento spontaneo al cambiamento climatico, con estati sempre più calde che rendono meno piacevole - e in alcuni casi meno sicura - l’esperienza in certe località.

La combinazione di eventi culturali, mercatini, atmosfere urbane particolari e paesaggi invernali ha inoltre un fascino che l’estate non può replicare. A questo si aggiunge la possibilità di vivere la montagna in un modo diverso dallo sci, tra passeggiate, terme e degustazioni.

L’interesse per i viaggi invernali in Italia sta crescendo in maniera costante, e non riguarda solo le classiche settimane bianche: la voglia di esplorare città nuove, che siano a due ore di volo o dall’altra parte del globo, si sta diffondendo sempre di più.

L’inverno non è più solo la stagione di chi ama la neve, ma sta diventando per molti il momento ideale per scoprire il mondo, lontano dalla folla e con ritmi diversi.

Redazione

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