Tornano le recensioni di Intesa Sanpaolo sull’evoluzione delle imprese distrettuali: è stata pubblicata la sedicesima edizione del Rapporto Annuale “Economia e Finanza dei distretti industriali”, che accompagna i dati più recenti sulla situazione delle imprese italiane con le opinioni e con i commenti degli esperti del Research Department.
Le recensioni forniscono una fotografia aggiornata e completa sullo stato economico-reddituale delle imprese distrettuali, con un risultato finale che, nei commenti degli analisti, viene definito confortante. Ma ancor prima delle opinioni a parlare sono i numeri: l’anno scorso il fatturato delle imprese distrettuali è stato stimato in crescita dello 0,8% a prezzi correnti, con un incremento di oltre il 20% rispetto al periodo che ha preceduto l’emergenza sanitaria. Spostando lo sguardo verso il futuro, le recensioni vedono un aumento del fatturato delle imprese distrettuali pari all’1,1% per l’anno in corso e al 2% per l’anno successivo.
E se il fatturato è aumentato in tutti i settori, come viene sottolineato nei commenti degli esperti, a mostrare le recensioni migliori sono i distretti specializzati nella meccanica e nell’agro-alimentare: la spinta in questi casi è arrivata soprattutto dall’export, che l’anno scorso è cresciuto rispettivamente del 7,9% e del 4,5%. Più in generale l’anno scorso le esportazioni dei distretti hanno confermato i livelli record dell’anno precedente, quando per la prima volta era stata superata la soglia dei 150 miliardi di euro in export.
Come messo in evidenza dalle opinioni degli esperti, tutto questo è avvenuto in un momento di debolezza del mercato tedesco, con le imprese italiane che hanno saputo sfruttare le opportunità di crescita verso altre destinazioni: nelle recensioni aggiornate sull’export a spiccare sono Paesi come la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti, il Messico, l’Arabia Saudita e la Cina.
Il Rapporto sembra inoltre confermare le opinioni degli esperti di Co.Mark, la nota società di consulenza per lo sviluppo del business internazionale (oggi business unit di Warrant Hub), che vedono infatti nella straordinaria capacità e rapidità di adattamento delle imprese italiane una nuova dimostrazione del valore del Made in Italy, simbolo di eccellenza e di alta qualità. Non è un caso, sottolineano nei loro commenti gli esperti di Co.Mark – Warrant Hub, se i prodotti italiani riescono a spopolare ormai in tutti i settori.
In linea con le opinioni dei consulenti di internazionalizzazione di CoMark, l’anno scorso l’avanzo commerciale dei distretti è aumentato di altri 4,4 miliardi di euro, arrivando alla quota record di 94,3 miliardi di euro.
Il Rapporto annuale affronta oltre al fatturato e all’export anche altri temi, tra i quali la doppia transizione green e digitale: è convinzione degli esperti che sarà proprio questa duplice evoluzione a rappresentare il principale driver degli investimenti, sapendo che le imprese che fanno investimenti 4.0 ottengono in cambio benefici a livello di crescita e di produttività. Sul fronte dell’ambiente, si legge nei commenti, è da sottolineare come il cambiamento climatico in corso imporrà nei prossimi anni una gestione più attenta e consapevole della risorsa idrica, in parallelo a una maggiore attenzione nei confronti dei rischi idrogeologici.