Quando si parla di grandi classici della tradizione dolciaria italiana, è impossibile non chiamare in causa il tiramisù. Semplice da preparare ma non per questo non perfetto quando si tratta di conquistare i propri ospiti, nel corso degli anni è stato presentato in tavola in diverse versioni. Una delle più apprezzate è quella dello chef Antonino Cannavacciuolo. Giudice di Masterchef Italia e titolare del celebre ristorante Villa Crespi, ha messo molto del suo genio nella straordinaria preparazione che è il tiramisù. Nelle prossime righe, vediamo assieme la ricetta di questa delizia, uno dei tanti dolci che rendono grande nel mondo il nome della nostra Italia.
Ricetta del tiramisù di Cannavacciuolo
La ricetta del tiramisù nella versione di Antonino Cannavacciuolo è veramente molto semplice e si allontana pochissimo dalla versione tradizionale. Ecco gli ingredienti necessari per la preparazione.
Ingredienti
- 2 tuorli d’uovo
- 75 grammi circa di zucchero a velo
- 150 grammi di mascarpone
- Un etto di panna fresca
- 10 savoiardi
- Caffè caldo q.b.
- Cacao amaro q.b.
Detto questo, vediamo assieme lo svolgimento.
Svolgimento
Durante lo svolgimento, viene fuori quello che è il segreto speciale di questo tiramisù: il modo di trattare la panna. Antonino Cannavacciuolo consiglia di semi-montare questo ingrediente. Grazie a questo approccio, durante la preparazione si riesce a farlo amalgamare meglio agli altri, con ovvi vantaggi per quanto riguarda la qualità del risultato finale.
Per quanto riguarda gli altri aspetti pratici, ricordiamo che la preparazione del tiramisù nella versione dello chef stellato Antonino Cannavacciuolo inizia con il caffè, che deve essere fatto con la moka. Per quanto riguarda la quantità, bisogna regolarsi sulla base del numero di savoiardi (10 è un numero indicativo, se ne possono prendere anche meno o di più a seconda del numero di persone per le quali si ha intenzione di preparare il dolce).
Per dare qualche parametro, ricordiamo che se si ha intenzione di preparare un tiramisù per quattro persone bisogna considerare almeno due caffettiere moka da due tazzine ciascuna. Una volta archiviato lo step della preparazione del caffè, bisogna versarlo in una ciotola, zuccherarlo e lasciarlo raffreddare. Fondamentale è quest’ultimo passaggio: nel momento in cui si andranno a bagnare i savoiardi, infatti, il caffè non deve essere assolutamente caldo.
Adesso è arrivato il momento di prendere la panna che, come sopra accennato, deve essere semi-montata a neve ferma. Non appena la panna sarà pronta, deve essere riposta in frigo fino al momento in cui bisognerà utilizzarla per la ricetta.
Cosa bisogna fare dopo? Prendere il mascarpone, versarlo in una ciotola e iniziare a lavorarlo con una ciotola fino a quando non assume una consistenza sufficientemente spumosa. Arrivati a questo punto, bisogna prendere le uova – facendo attenzione affinché siano il più fresche possibili – separando il tuorlo dall’albume. Il primo va poi versato in una ciotola e lavorato con lo zucchero semolato. Dopo un po’, bisogna iniziare ad aggiungere lo zucchero al velo. Non appena il composto risulterà sufficientemente amalgamato, arriva il momento di aggiungere il mascarpone e la panna. Nel frattempo, bisogna proseguire a lavorare con la frusta fino a quando non si ottiene un composto sufficientemente denso e possibilmente anche molto compatto.
Cosa manca? La ‘costruzione’ del dolce, il tocco estetico che lo rende speciale. Antonino Cannavacciuolo sceglie di proporre piccole porzioni individuali. Per realizzarli bisogna prendere delle tazzine e, con l’aiuto di un sac-a-poche, stendere il primo strato di mascarpone, sopra al quale vanno poi posizionati i savoiardi imbevuti nel caffè non caldo. Si procede con un altro strato di crema, uno di savoiardi e via via fino a completare la capacità della tazzina. Per concludere, si spolvera il tutto con cacao amaro.
Fonte: pianetadonne.blog