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Stimoli cerebrali possono migliorare l'attitudine all'ecosostenibilità, lo studio

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di Redazione

17/12/2021

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Quando si tratta di comportamenti rispettosi del clima, spesso c'è un divario tra ciò che vogliamo e ciò che effettivamente facciamo. I ricercatori dell'Università di Berna hanno ora utilizzato la stimolazione cerebrale per dimostrare che la capacità di simpatizzare con le future vittime del cambiamento climatico incoraggia comportamenti sostenibili.

Il cambiamento climatico globale potrebbe essere la più grande sfida affrontata oggi dall'umanità. Il fatto che le persone non agiscano in modo più rispettoso del clima non è perché sappiamo troppo poco di questa situazione critica, però.

Mentre alcuni effetti del riscaldamento globale sono già visibili oggi, coloro che saranno maggiormente colpiti saranno in futuro persone che non conosciamo. È proprio la nostra incapacità di mentalizzare con questi estranei che scoraggia l'azione rispettosa del clima.

Durante l'esperimento, i partecipanti a gruppi di quattro hanno prelevato denaro reale da un pool condiviso. Ogni partecipante ha deciso per se stesso: più soldi hanno prelevato dal pool, più alla fine hanno avuto in tasca. Tuttavia, se il gruppo dei quattro ha ritirato complessivamente troppi soldi, ciò ha avuto conseguenze per il gruppo successivo: il pagamento ricevuto è stato molto più basso.

Al momento di decidere la quantità di denaro da prelevare, alcuni partecipanti hanno ricevuto una stimolazione cerebrale (gruppo sperimentale): una corrente elettrica non invasiva, innocua e delicata è stata applicata al cranio per aumentare la funzione dell'area cerebrale stimolata. I ricercatori di Berna hanno stimolato un'area che gioca un ruolo forte nel prendere il punto di vista degli altri, e hanno scoperto che ha avuto un impatto notevole: gli individui stimolati hanno preso decisioni più sostenibili rispetto ai partecipanti senza la stimolazione (gruppo di controllo), decidendo di non prelevare una somma eccessiva dal pool.

Secondo i ricercatori, l'area cerebrale funzionante in questione può anche essere potenziata, ad esempio, attraverso il neurofeedback e la meditazione. Le scoperte neuroscientifiche possono quindi aiutare a rendere più efficace la comunicazione sulla crisi climatica, ad esempio dando alle persone colpite un nome e un volto invece di parlare di una 'generazione futura' anonima.

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