Sessualità degli animali: dall'analisi delle stelle marine emerse interessanti novità
di Redazione
04/12/2020
Quando una stella marina maschio che setaccia la sabbia nelle acque costiere dell'Australia allunga una zampa di accoppiamento verso il vicino più prossimo, a volte anche quel vicino è maschio. Imperterriti, la coppia assume la posizione di pseudocopulazione della loro specie e procede con la deposizione delle uova.
L'accoppiamento, pseudo o altro, con un vicino dello stesso sesso ovviamente non trasferisce un insieme di geni alla generazione successiva, tuttavia molte specie di stelle marine e altre specie di echinodermi persistono con la pratica.
Non sono soli. Dalle farfalle agli uccelli ai coleotteri, molti animali mostrano comportamenti sessuali dello stesso sesso nonostante offrano zero possibilità di successo riproduttivo. Dato il dispendio energetico e il rischio di essere mangiati che i tentativi di accoppiamento possono comportare, perché persistono questi comportamenti?
Le ipotesi dei biologi
Un'ipotesi, molto dibattuta tra i biologi, suggerisce che questa rappresenta un'antica strategia evolutiva che potrebbe in definitiva aumentare le possibilità di un organismo di riprodursi. Hanno creato un modello matematico che ha calcolato scenari in cui i tentativi di accoppiamento, indipendentemente dal sesso del partner, potrebbero valerne la pena. I risultati hanno predetto che, a seconda della durata della vita e delle possibilità di accoppiamento, l'accoppiamento indiscriminato con qualsiasi candidato disponibile potrebbe in effetti produrre una migliore ricompensa riproduttiva rispetto allo spendere tempo ed energie preziosi per separare un sesso dall'altro. Quello che probabilmente si pensa è che il comportamento sessuale dello stesso sesso non equivale necessariamente all'orientamento sessuale dello stesso sesso. L'accoppiamento indiscriminato implica un processo casuale tra animali che non trasmettono alcun segnale specifico per sesso, sia esso chimico, sensoriale o comportamentale. Lo studio fornisce una comprensione teorica più profonda per testare empiricamente quanto siano prevalenti i comportamenti sessuali indiscriminati, (e) la mia ipotesi è dannatamente prevalente. Tuttavia, singoli esempi che portano avanti una previsione teorica non dimostrano o smentiscono che i comportamenti sessuali dello stesso sesso siano alla radice dell'albero genealogico dei vertebrati.Articolo Precedente
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