Ristrutturare per vendere

Comprare, ristrutturare e vendere un immobile, senza viverci all’interno neanche un giorno. Si tratta di un investimento finanziario molto interessante, un’area in cui già molti si dilettano, seppur delicata. D’altronde, in questa operazione, ci sono molti rischi ma anche parecchi vantaggi!

Perché questa strategia funzioni bisogna conoscere bene il mercato, avere fiuto e, ovviamente, possedere le risorse principali per poter cominciare (ed effettuare ristrutturazioni varie).

Ci si può affidare a degli esperti: l’agenzia immobiliare di Trieste (www.studioimmobiliare84.it) a cui ci siamo affidati per qualche consiglio, si è spesso interfacciata con clienti il cui desiderio era proprio quello di mettere in atto questo processo d’investimento. Queste persone si sono rivolte a dei professionisti, proprio per poter confidare nella loro conoscenza del mercato (non scontata e mai banale, visto che si tratta di un settore in continuo mutamento).

Approfondiamo quindi questa strategia in questo articolo e analizziamo i pro e i contro.

Comprare e rivendere immobili: flipping

La procedura discussa nel paragrafo precedente ha un nome proprio: si chiama flipping. Un termine inglese per indicare l’attività di acquistare immobili (a un prezzo conveniente) per poi ristrutturarli con un piccolo budget e venderli a un prezzo più alto, ottenendo un certo guadagno. Il meccanismo funziona nel momento in cui, ovviamente, le spese di ristrutturazione non sono esagerate e quindi non comportano una perdita finale.

L’obiettivo? Semplice: massimizzare il profitto in meno tempo possibile. Una breve durata del processo è necessaria per non rimanere con debiti (anche sotto forma di interessi del mutuo).

Flipping: pro e contro

Per effettuare questo genere di operazione nella maniera ottimale bisogna avere diverse qualità e risorse (conoscere la normativa, avere pazienza, seguire il mercato immobiliare, intuire subito le ristrutturazioni necessarie, possedere la liquidità finanziaria iniziale,…), quindi non è certo una cosa adatta a chiunque.

In ogni caso, il flipping ha molti aspetti positivi potenziali (come del resto tutti investimenti) come il guadagno, l’indipendenza economica e l’esperienza, che accumulandosi, diventa un asset non indifferente. Bisogna però sottolineare anche i grandi rischi di questa pratica (soprattutto nel caso in cui non si conosca bene la zona) come l’esposizione finanziaria con le banche, il possibile allungamento delle tempistiche, un basso profitto o anche un mutamento veloce del mercato o del piano regolatore.

Bisogna sempre essere preparati al 100%, per ogni evenienza.

Ristrutturare e vendere: i costi

Il flipping, se fatto nella maniera corretta e con le giuste conoscenze, porta a un guadagno consistente. Ma prima di arrivare a questo obiettivo finale, bisogna mettere in conto che ci sarà qualche spesa, quindi è meglio approcciare questa intera procedura con una liquidità iniziale e un budget già pronto.

I vari costi che bisogna sostenere sono i seguenti:

  • il prezzo della casa (o dell’appartamento);
  • l’imposta di registro;
  • la parcella del notaio e, eventualmente, quella dell’agenzia immobiliare;
  • gli oneri progettuali e le variazioni catastali;
  • la redazione di documenti mancanti come, ad esempio, la certificazione energetica;
  • il costo della ristrutturazione (che varia in base ai lavori necessari);
  • altre tassazioni e spese impreviste (da mettere sempre in conto).

Bisogna prendere in considerazione tutti questi aspetti prima di imbarcarsi in un investimento immobiliare, per valutarne la fattibilità.

Non tutti gli immobili sono adeguati al flipping: tutti questi fattori da noi presi in considerazione permettono di determinare a grandi linee se una casa può risultare in un guadagno effettivo oppure no.

Più i vari dati sono accurati, più, ovviamente, la valutazione finale risulterà attendibile.

Ristrutturare e guadagnare: cosa fare?

Per guadagnare tramite il flipping, tra l’acquisto e la vendita di un immobile bisogna tirarsi su le maniche ed effettuare delle ristrutturazioni per migliorare l’abitazione (e poterla rivendere a un prezzo maggiore).

I lavori di ristrutturazione necessari sono da valutare fin da subito, ancora prima dell’acquisto. Questo perché se la struttura richiede grandi lavori, come l’abbattere una parete, forse è meglio fare un passo indietro e domandarsi se l’intero processo ha davvero senso. Perché il flipping funzioni, i costi di ristrutturazione non devono essere eccessivi. Quindi i lavoretti da fare devono essere contenuti: tinteggiature, il cambio di infissi, la pavimentazione.

Diciamo che tra gli aspetti più evidenti e importanti ci sono:

  • gli impianti;
  • la pavimentazione (lo stato d’uso di piastrelle, parquet e altro);
  • le pareti e i soffitti (ci sono crepe? Bisogna rinnovare la tinteggiatura?);
  • le porte e gli infissi;
  • i sanitari e i rubinetti (ci sono perdite o infiltrazioni?).

Tanti dettagli a cui bisogna provvedere, perché proponendo la casa senza questi difetti il guadagno è praticamente assicurato.

Un’ottima soluzione è quella di rivolgersi a una buona ditta di ristrutturazioni che trova per te tutti i problemi e li aggiusta!