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Più piccoli sono i vulcani maggiori sono i loro danni, lo studio

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di Redazione

10/08/2021

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Le eruzioni di vulcani relativamente minori potrebbero mettere fuori uso infrastrutture vitali, sconvolgere le rotte commerciali globali e costare miliardi all'economia, secondo un nuovo studio.

Mentre le catastrofi provocate da vulcani più grandi attirano l'attenzione degli scienziati e del pubblico, uno studio mostra che le eruzioni dalle loro controparti più piccole hanno il potenziale per una maggiore distruzione.

La globalizzazione ha raggruppato infrastrutture critiche vicino a vulcani di magnitudo inferiore, i ricercatori del Centro per lo studio del rischio esistenziale dell'Università di Cambridge hanno scoperto nello studio.

Questo raggruppamento, secondo lo studio, ha creato "punti di attrito" a Taiwan, nel Mediterraneo, nel Mar Cinese Meridionale, nello Stretto di Malacca vicino a Singapore, al confine tra Cina e Corea del Nord, nell'Atlantico settentrionale e negli Stati Uniti nordoccidentali. Questi punti critici hanno ruoli vitali nella produzione, nelle spedizioni e nello spazio aereo.

Anche un'eruzione minore in una delle aree che identifichiamo potrebbe eruttare abbastanza cenere o generare scosse abbastanza grandi da interrompere le reti che sono centrali per le catene di approvvigionamento globali e i sistemi finanziari.

Al momento, i calcoli sono troppo distorti verso esplosioni giganti o scenari da incubo, quando i rischi più probabili provengono da eventi moderati che disabilitano le principali comunicazioni internazionali, reti commerciali o hub di trasporto.

Eruzioni più piccole che si classificano fino a 6 sull'"indice di esplosività vulcanica", piuttosto che 7 e 8, potrebbero produrre nuvole di cenere, colate di fango e frane. Ciò potrebbe rovinare i raccolti, causare scarsità di cibo, danneggiare i cavi sottomarini, causare la chiusura dei mercati finanziari e portare a disordini politici.

Il rapporto ha sostenuto che è tempo di riconsiderare le valutazioni del rischio del vulcano.

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