Onde sonore usate per ricostruire le ossa, lo studio

In un nuovo studio, i ricercatori dell'Università RMIT hanno utilizzato la meccanostimolazione dell'ordine MHz ad alta frequenza per innescare la differenziazione delle cellule staminali mesenchimali umane da varie fonti di donatori verso un lignaggio di osteoblasti (che formano ossa).

Ad oggi, i processi sperimentali per trasformare le cellule staminali adulte in cellule ossee hanno utilizzato apparecchiature complicate e costose e hanno lottato con la produzione di massa, rendendo irrealistica l'applicazione clinica diffusa. Inoltre, i pochi studi clinici che hanno tentato di far ricrescere l'osso hanno ampiamente utilizzato cellule staminali estratte dal midollo osseo di un paziente, una procedura molto dolorosa.

Nel nuovo studio, gli studiosi hanno mostrato che le cellule staminali trattate con onde sonore dell'ordine dei MHz si sono trasformate in cellule ossee in modo rapido ed efficiente. È importante sottolineare che il trattamento è stato efficace su più tipi di cellule, comprese le cellule staminali derivate dal grasso, che sono molto meno dolorose da estrarre da un paziente.

Questo metodo, inoltre, non richiede alcun farmaco speciale 'che inducono le ossa' ed è molto facile da applicare alle cellule staminali.

Lo studio ha scoperto che questo nuovo approccio ha un forte potenziale da utilizzare per il trattamento delle cellule staminali, prima di rivestirle su un impianto o di iniettarle direttamente nel corpo per l'ingegneria dei tessuti.

Per generare le onde sonore ad alta frequenza, gli autori hanno utilizzato un dispositivo a microchip a basso costo, che può essere utilizzato per manipolare con precisione cellule, fluidi o materiali. E' possibile usare le onde sonore per applicare la giusta quantità di pressione nei punti giusti alle cellule staminali, per innescare il processo di cambiamento.

Il dispositivo è economico e semplice da usare, quindi potrebbe essere facilmente potenziato per il trattamento simultaneo di un gran numero di cellule, vitale per un'efficace ingegneria dei tessuti.