Non sono i beta bloccanti a provocare la depressione nei pazienti: lo studio

I beta-bloccanti trattano varie malattie cardiovascolari. Sebbene la depressione possa verificarsi durante la terapia con beta-bloccanti, la ricerca suggerisce che questi farmaci non sono la causa probabile.

Lo studio

I beta-bloccanti sono una classe di farmaci che riducono la frequenza cardiaca. I ricercatori hanno sospettato che i beta-bloccanti abbiano effetti collaterali psicologici negativi, tra cui depressione, ansia, sonnolenza, insonnia, allucinazioni e incubi. I possibili effetti collaterali sulla salute mentale dei beta-bloccanti sono stati oggetto di discussione nella comunità scientifica per molti decenni. Oggi i risultati mostrano che i beta-bloccanti non sono la causa di così tanti di questi effetti collaterali negativi sono abbastanza consequenziali. Lo studio è il primo del suo genere a esaminare l'intero spettro degli effetti collaterali sulla salute mentale in relazione ai beta-bloccanti. I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 50.000 individui da 258 studi, inclusi i beta-bloccanti, in studi clinici controllati randomizzati in doppio cieco. Quasi il 70% degli studi erano studi clinici incentrati sul trattamento dell'ipertensione e 31 hanno valutato la depressione in studi controllati con placebo.

I risultati dell'analisi completa

Nonostante sia l'effetto collaterale sulla salute mentale più frequentemente segnalato, la depressione non si è verificata più frequentemente durante il trattamento con beta-bloccanti rispetto al trattamento con placebo. Il tasso di interruzione dell'uso di farmaci a causa della depressione non era diverso per coloro che assumevano beta-bloccanti rispetto a quelli su altri trattamenti. Sogni insoliti, insonnia e disturbi del sonno possono essere collegati ai beta-bloccanti. Tra gli eventi di salute mentale analizzati, il motivo più comune per l'interruzione dei beta-bloccanti è stato l'affaticamento / stanchezza.