La quarantena potrebbe generare depressione

L'isolamento e il distanziamento sociale durante la pandemia di coronavirus potrebbero innescare la depressione. Questa è la deduzione di alcuni ricercatori britannici.

Perché la depressione viene provocata dall’isolamento

Quando siamo giù tendiamo a scegliere di fare cose che ci rallegrano e quando siamo invece su di giri possiamo intraprendere attività che tenderanno a farci calmare. Tuttavia, nella nostra attuale situazione con COVID-19, blocchi e isolamento sociale abbiamo poche opportunità di scelta. Lo studio è stato condotto da Guy Goodwin, professore emerito di psichiatria all'Università di Oxford. Goodwin e i suoi colleghi hanno esaminato più di 58.000 persone nei paesi a basso, medio e alto reddito. Poi hanno confrontato quelli con umore debole o con una storia di depressione con quelli con umore elevato. Lo studio ha valutato il modo in cui le persone regolano il loro umore attraverso la scelta delle attività quotidiane. Così ha scoperto che questa capacità (omeostasi dell'umore) è compromessa nelle persone con basso umore e può essere assente nelle persone con una storia di depressione.

I risultati dello studio

Una persona su 5 svilupperà subirà effetti devastanti dalla quarantena. Anzi il prolungamento della stessa potrebbe portare a un numero ancora maggiore di casi di depressione, secondo i ricercatori. Formando le persone per aumentare la loro omeostasi dell'umore, come qualcuno regola naturalmente il loro umore attraverso le loro scelte di attività, si potrebbe essere in grado di prevenire o curare meglio la depressione. I risultati della ricerca aprono la porta a nuove opportunità di sviluppo e ottimizzazione dei trattamenti per la depressione. E questo potrebbe essere potenzialmente adattato ai trattamenti sotto forma di app per smartphone, resi disponibili a una vasta popolazione che a volte non ha accesso ai trattamenti esistenti.