La pioggia non spazza via il polline: lo studio
di Redazione
29/05/2020
La pioggia non spazza via il polline. Questa è la sorprendente scoperta fatta dai ricercatori quando hanno misurato le concentrazioni di frammenti di polline di alberi durante e dopo le piogge.
La scoperta
I 28 giorni del periodo di studio sono stati interessati dalla pioggia. Parliamo di mesi aprlie-maggio, che è la stagione dei pollini. Ci sono state piogge leggere, temporali e una forte tempesta che ha generato un tornado. I ricercatori hanno scoperto che i frammenti di polline possono rimanere sospesi nell'aria fino a 11 ore dopo forti piogge e possono penetrare nei polmoni e peggiorare le allergie primaverili. I risultati mostrano che mentre i granelli di polline diminuiscono sostanzialmente durante la pioggia, le concentrazioni di picco di frammenti di polline submicronici si verificano durante gli eventi di pioggia. E poi persistono per diverse ore. Le persone sensibili al polline in stagione dovrebbero evitare di uscire all'aperto durante gli eventi di pioggia, in particolare i temporali, e per diverse ore dopo.Le conseguenze dello studio
I ricercatori hanno affermato che i livelli di frammenti di polline rimangono elevati da 2,5 a 11 ore dopo una pioggia. Più forte è la pioggia, più a lungo i livelli rimangono elevati. I granuli di polline intatti sono più grandi e si depositano sul terreno mentre i frammenti di polline sono più piccoli e spesso rimangono nell'aria. Gli inquinanti poi, possono aumentare il rischio di allergia nei bambini piccoli. Lo studio mostra chiaramente che la pioggia riduce le concentrazioni di polline intatte. Ma può anche aumentare i frammenti di polline. Un'arma a doppio taglio che potrebbe nuocere a chi soffre di allergia.Articolo Precedente
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