Il THC può favorire il superamento delle complicazioni da Covid?

La sostanza chimica del tetraidrocannabinolo (THC) nella cannabis può aiutare con le complicazioni che derivano dal Covid-19. Sono state condotte ricerche per trovare un trattamento per la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). E una "percentuale significativa" di pazienti affetti da coronavirus migliora.

Il nuovo studio

Lo studio, condotto da scienziati dell'Università della Carolina del Sud, è stato condotto su topi per vedere se il THC potesse bloccare la risposta immunitaria che porta all'ARDS. Per prima cosa, è stata introdotta una tossina negli animali che innesca la risposta e poi è stato somministrato THC. Tutti i topi a cui è stato somministrato THC sono sopravvissuti e quelli a cui non è stato somministrato sono morti. La ricerca afferma  che una percentuale significativa di pazienti con malattia da Coronavirus 2019 (Covid-19) presenta sepsi e ARDS accompagnati da tempesta di citochine. Poiché attualmente non esiste un trattamento efficace contro l'ARDS, una percentuale significativa di questi pazienti con Covid-19 muore. La tossina data ai topi  essendo un super antigene, innesca anche tempesta di citochine e lesioni polmonari come si è visto dallo studio attuale. Tuttavia, sono chiaramente necessari ulteriori studi per capire se i cannabinoidi possono essere usati per trattare l'ARDS correlata a Covid-19.

Occorrono ulteriori ricerche

I ricercatori hanno sottolineato, tuttavia, che sono necessarie ulteriori ricerche e questo non è un incoraggiamento verso le persone a usare la marijuana come mezzo per auto-medicare. Non è comunque la prima volta che si studia  l'erba per trattare il Covid-19. A luglio uno studio del Medical College of Georgia presso l'Augusta University ha scoperto che il cannabidiolo può ridurre la risposta dannosa del corpo al coronavirus.