I ricercatori studiano il fenomeno della latenza dell'HIV: le novità

Quando il virus dell'immunodeficienza umana infetta le cellule, può sfruttare le cellule per iniziare a creare più copie di se stesso o rimanere dormiente, un fenomeno chiamato latenza. Mantenere latenti questi serbatoi è una sfida. Un nuovo studio ha trovato un modo per cercare sostanze chimiche in grado di mantenere il virus soppresso nel suo stato dormiente.

Le novità

Gli attuali trattamenti farmacologici impediscono alle cellule sane di essere infettate dal virus. Il serbatoio latente pone un problema più grande perché può iniziare a produrre il virus in qualsiasi momento. Di conseguenza, i pazienti devono rimanere in terapia antiretrovirale per tutta la vita per prevenire un rimbalzo virale. I ricercatori hanno usato uno schermo dei farmaci che esamina le fluttuazioni nell'espressione genica. Inoltre hanno utilizzato una popolazione di cellule T, che è un serbatoio per l'HIV, che era stata infettata dal virus. Hanno ripreso le cellule a intervalli di 15 minuti per 48 ore e hanno testato oltre 1800 composti. Hanno esaminato le mappe del rumore per identificare quali farmaci possono modulare l'espressione genica.

Lavori ulteriori necessari

Utilizzando lo schermo, sono stati in grado di trovare cinque nuove sostanze chimiche che promuovono la latenza, aumentando la possibilità che schermi simili possano essere adattati con successo per studiare altri sistemi che mostrano variabilità nell'espressione genica, come il cancro. Attualmente stanno lavorando per capire come i cinque nuovi farmaci sopprimono la riattivazione virale.