I feti sviluppano male se il papà abusa di sostanza alcoliche: la spiegazione scientifica

Le visite prenatali si sono tradizionalmente concentrate quasi esclusivamente sul comportamento delle madri, ma una nuova ricerca del Texas A&M College of Veterinary Medicine & Biomedical Sciences (CVMBS) continua a suggerire che la scienza dovrebbe guardare più da vicino anche il comportamento dei padri.

Il Dr. Michael Golding, professore associato presso il Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia Veterinaria (VTPP) del CVMBS, ha passato anni a studiare il ruolo del padre, in particolare per quanto riguarda droghe e alcol, nello sviluppo fetale.

Numerose pubblicazioni hanno dimostrato che i maschi trasmettono più della semplice genetica, ma esattamente come funziona quel processo e le conseguenze di esso rimangono in gran parte sconosciute.

Supponiamo che tu abbia un genitore che è stato esposto alla fame: potrebbero trasmettere quella che potresti chiamare una 'parsimonia', in cui i loro figli possono trarre più nutrimento da meno cibo. Questo potrebbe essere positivo se crescono in un ambiente simile, o potrebbero crescere in un momento in cui la fame non è un problema e potrebbero essere più inclini all'obesità o alle sindromi metaboliche. Questo tipo di dati è chiaramente presente in dati clinici dall'uomo.

I dati mostrano che nei topi, la progenie di padri esposti all'alcol ha una serie di difficoltà legate alla placenta, tra cui aumento della restrizione della crescita fetale, placente ingrossate e diminuzione della placenta efficienza.

La placenta fornisce nutrienti al feto in crescita, quindi la restrizione della crescita fetale può essere attribuita a una placenta meno efficiente. Questo è il motivo per cui l'efficienza della placenta è una metrica così importante; ci dice quanti grammi di feto vengono prodotti per grammo di placenta. Con l'esposizione paterna all'alcol, le placente diventano troppo cresciute mentre cercano di compensare la loro inefficienza nel fornire nutrienti al feto.

Dunque è importante cominciare a porre più domande sul comportamento prenatale maschile in modo che ci siano più dati su cui lavorare.