La tendenza a lavorare in vacanza, che prende il nome di workation, è sempre più diffusa, anche per merito delle tecnologie digitali che consentono di svolgere qualsiasi attività anche a distanza di migliaia di km. L’idea di fondo è quella di rilassarsi e godere delle bellezze di un posto nuovo, senza rinunciare a ritagliarsi qualche ora per seguire i propri progetti professionali: ma quali sono le destinazioni considerate più idonee per questo tipo di viaggi?
Workation, una tendenza che non rallenta
Coniugare piacere e dovere diventa sempre più semplice nell’era del digitale: le tecnologie oggi a disposizione ci permettono, infatti, di ottimizzare in molti casi tempi e costi delle attività quotidiane, favorendo anche in ambito professionale una maggiore libertà e flessibilità di scelta. Grazie alle connessioni internet veloci accessibili ormai sia da PC che da smartphone, è diventato estremamente facile svolgere attività di vario genere da remoto abbattendo barriere geografiche e temporali. Pensiamo, per esempio, al mondo dell’intrattenimento digitale, dove piattaforme di live casino o app per la fruizione di contenuti multimediali come Spotify hanno reso possibile avere sempre con sé le migliori opportunità di svago, ma anche alle soluzioni per gestire comunicazioni e lavoro in tempo reale da qualsiasi luogo, tutti sistemi che svincolano la persona dalla presenza in un preciso luogo fisico.
Partire per le vacanze e portarsi dietro il lavoro non è, dunque, più così raro ma anzi rappresenta una tendenza in forte crescita, che vede soprattutto coloro che lavorano in ambito digitale o che comunque possono gestire contatti e impegni anche a distanza scegliere luoghi immersi nella natura, città culturali e posti di mare come propria base. La scelta della meta verso cui partire dipende ovviamente da diversi fattori, soggettivi in primis ma anche climatici, di benessere, sicurezza e legati ad aspetti strutturali e di servizi. Su queste basi è possibile individuare alcune destinazioni particolarmente indicate per questo scopo.
Tenerife, il paradiso dei digital worker
Il paradiso dei lavoratori digitali è sicuramente Tenerife, la più grande delle isole Canarie, che con un mix praticamente perfetto di clima mite, natura, basso costo della vita, ma anche infrastrutture e connettività eccellenti, permette a chi lavora in smart e remote working di rilassarsi, divertirsi e al tempo stesso essere sempre produttivi. Negli ultimi anni Tenerife ha investito molto proprio per diventare un polo di attrazione dei cosiddetti “nomadi digitali”, grazie anche alla creazione di diverse strutture di coworking e del marchio Why Tenerife, un progetto di aiuti per attrarre le aziende straniere in loco.
Lavorare in Australia a Brisbane
Brisbane è un’altra delle mete indicate come perfette per i lavoratori da remoto: capitale del Queensland, la città presenta infatti tutte le caratteristiche ideali per garantire i massimi standard di vita e di produttività. Qui il clima è piacevole per tutto l’anno, i servizi alla persona sono eccellenti e non manca un’offerta culturale di tutto rilievo, con spazi adatti agli amanti dell’arte e della scienza. Tra un impegno lavorativo e l’altro, Brisbane permette dunque di vivere per periodi più o meno lunghi in maniera rilassata e piacevole.
Il bello di fare workation a Lisbona
Tra le destinazioni turistiche con i più elevati tassi di crescita troviamo Lisbona, che ormai viene scelta ogni anno da milioni di visitatori per via delle sue bellezze ma anche dei costi tutto sommato bassi. Per questi stessi motivi, la capitale portoghese è considerata un luogo privilegiato per fare workation e dunque lavorare ed essere contemporaneamente in vacanza: gli affitti risultano infatti al di sotto della media europea e la vita è in generale godibile e tranquilla nei vari quartieri cittadini.
La natura selvaggia di Reykjavík
In linea di massima, costi bassi e clima mite vengono considerati fattori primari per definire le migliori destinazioni da workation, ma a volte le scelte soggettive possono andare in controtendenza. L’Islanda, per esempio, gode di un ampio numero di estimatori nel resto d’Europa e non solo, nonostante le temperature mediamente basse, che tuttavia come spiega il portale Scopriislanda.com vengono percepite come miti sia in estate che in inverno, e il costo della vita alto.
Scegliere una città come Reykjavík significa però entrare in un contesto incredibilmente affascinante, con tante meraviglie naturali nei dintorni, come vulcani e spiagge nere, e uno stile di vita unico, lontano dal caos e dalla frenesia.
Italia e smart working: ancora tanti passi avanti da fare
Che l’Italia sia una meta turistica tra le più ambite è fuori di dubbio, eppure per ciò che riguarda la possibilità di lavorare da remoto stando in vacanza il Workation Index di Preply non sembra prendere in considerazione il nostro Paese. I motivi sono differenti: si va dalle problematiche strutturali delle aree più decentrate, che in alcuni casi sono indietro anche come connettività internet e mobile, fino ai costi molto elevati di affitti e beni di prima necessità delle grandi città, come Milano, Roma e Bologna. C’è da dire che nonostante ciò, non mancano stranieri (inglesi e statunitensi in primis) che hanno scelto di trasferirsi in alcuni paradisi nostrani come i paesini della Puglia e della Sicilia, integrandosi perfettamente in un’ambientazione unica e talvolta fuori dal tempo.