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Alcuni farmaci contro l'ipertensione favoriscono la conservazione della memoria

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di Redazione

22/06/2021

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Gli anziani che usano determinati farmaci per la pressione sanguigna possono conservare più capacità di memoria con l'avanzare dell'età, suggerisce un nuovo studio.

La scoperta

I ricercatori hanno scoperto il beneficio tra le persone anziane che assumono farmaci che possono superare la "barriera emato-encefalica", che è un confine di cellule specializzate che impedisce alle sostanze tossiche di attraversare il cervello.

Questi farmaci includono alcuni ACE-inibitori e bloccanti del recettore dell'angiotensina II, o ARB, due classi principali di farmaci per la pressione sanguigna.

Tra quasi 12.900 pazienti dello studio, quelli che assumevano i farmaci che penetrano nel cervello hanno mostrato una minore perdita di memoria in tre anni, rispetto alle persone che assumono farmaci per la pressione sanguigna che non possono attraversare la barriera emato-encefalica.

L'ipertensione è considerata un fattore di rischio per la demenza e ci sono prove che un controllo stretto della pressione sanguigna riduce il rischio di deterioramento cognitivo - declino della memoria e delle capacità di pensiero - con l'età.

Il nuovo suggerisce che i farmaci che penetrano nel cervello possono portare un "vantaggio aggiuntivo" oltre a quello di abbassare la pressione sanguigna. Forse questo effetto è indipendente dal controllo della pressione sanguigna. Sono comunque necessari ulteriori studi a riguardo.

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